Passo del Foric

30 Agosto 2008

 

quota partenza (m.): 1335
quota vetta (m.): 2432
dislivello complessivo (m.): 1097
difficoltà: F
esposizione: S - SO

su Gulliver.it


La salita all'amenissimo altipiano di Otro ed al passo del Foric (con l'eventuale discesa in VaI d'Olen) è un classico dell'escursionismo valsesiano. Oltre alle bellezze paesaggistiche, estremamente variate nelle loro proposte (boschi ombrosi, immense praterie, colossali catene e un panorama veramente superbo del Monte Rosa) si ha la possibilità di rilevare interessanti testimonianze originali del mondo walser o, secondo la dizione locale in uso fino a qualche decennio fa, "ticcio".

Bellissima gita con Lucia e Fra... già c'era anche Riccardo che appollaiato sulle mie spalle ha fatto di tutto per spaccarmi le caviglie... si è molto divertito!

Descrizione

Parcheggiato l'automezzo ad Alagna, si scende un poco lungo la carrozzabile per raggiungere l'edificio della "Unione alagnese". Si salgono alcuni gradini dell'ingresso, ma si imbocca subito il sentiero pianeggiante che si presenta sulla sinistra e raggiunge la frazione Resiga (Zar Sogu), alcune case di legno raggruppate attorno alla chiesetta. Si attraversa l'abitato fino a raggiungere la carrozzabile e la si taglia per riprendere il sentiero sul lato opposto.
Tenendosi sulla destra, lungo il torrente, ben presto il sentiero si trasforma in una scalinata dai lastroni un poco sconnessi che forza il primo tratto di pendio e poi di nuovo torna ad essere un buon sentiero frequentatissimo.

Dopo circa 20 minuti si incontra un casolare, Stiga (1335 m), accanto al quale parte un sentiero che consente una digressione per ammirare la suggestiva Caldaia d'Otro: le acque del torrente precipitano dall'altezza di 40 metri entro un catino di roccia spumeggiando con orrendo fragore.
Continuando la salita e lasciando a sinistra la deviazione per l'Alpe Gender, si prosegue decisamente sulla destra seguendo l'andirivieni del sentiero sempre fortemente marcato e sempre nel fitto del bosco di conifere.

Dopo circa un'ora dalla partenza sì giunge in vista di una cappella con un crocefisso; ormai ci si trova vicini all'altopiano. Infatti il bosco si dirada e compare il labbro inferiore del vasto pianoro che ben presto si presenta in tutta la sua maestosa bellezza, degradando verso sinistra fino alle alpi Gender e Farinetti, delimitato sulla destra dal costone erboso che scende dal Monte Torru e sbarrato di fronte dalla catena del Corno Bianco con la sua dentata Cresta Nord.

Sull'altipiano (1674 m) sono disseminati i vari nuclei abitativi: Follu, con la chiesa, Fellerec, Ciucche, Dorf e Scarpia, lungo il sentiero che sale a Pianmisura. Alle spalle s'erge la spettacolare mole del Tagliaferro, al di là di Alagna.

Da Scarpia seguendo sempre la segnaletica giallo rossa 3b si giunge alla vasta Alpe di Pianmisura (1857 m; 30 min) e seguendo l'allineamento del primo gruppo di case, senza mai attraversare il torrentello, si svolta sulla destra ad imboccare il vallone che scende dal passo del Foric.
Il sentiero segue per il primo tratto la sponda del torrente, poi invita a tenersi un poco più sulla destra e pian piano attacca il costone erboso, sempre ben segnato ed individuabile, fino a raggiungere il Colle (2432 m; ore 1) aperto tra il Monte Torru, sulla destra, e le estreme propaggini del Corno Rosso, verso sinistra.

Lo spettacolo che si può ammirare è superbo. Ai piedi si apre l'immenso solco del vallone di Olen, di fronte si eleva il Monte Rosa con la serie delle sue punte valsesiane (Vittoria, Giordani, Vincent, Lyskamm, Parrot, Gnifetti) e con i suoi ghiacciai.
Alla sua sinistra è possibile individuare gli alberghi del Col d'Olen, a destra si vede il tratto mediano delle funivie del Monte Rosa, con le sue stazioni di Zar Oltu a valle e della Bocchetta delle Pisse a monte.

 

Martedì, 2 Settembre, 2008

 

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